Il rapporto tra popolazione inattiva e popolazione occupata parla
chiaro. Il livello medio nei Paesi sviluppati (Ocse) è pari al 72,5%.
Nello Stato dove lavorano più persone, la Svizzera, è pari al 41,4.
L’Italia è uno dei pochi Paesi a superare quota 100%. Questo significa
che sono più quelli che non lavorano rispetto agli occupati (precari
compresi). Peggio di noi fanno solo Turchia e Ungheria. Un po’ meglio fa
la Grecia. Il confronto nella nostra infografica.
«L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro»?
I padri e le madri costituenti hanno posto questo principio come primo
articolo della Costituzione proprio perché il lavoro diventasse la
stella polare in grado di orientare le politiche di crescita e benessere
per le generazioni future.
Ma è andata davvero così? Vediamolo nei fatti. Abbiamo costruito un
indicatore che mette in relazione – tra chi ha superato l’età minima
legale per lavorare – la popolazione occupata su quella inattiva. I
risultati sono quelli riportati nell’infografica.
Il livello medio dei Paesi sviluppati (Ocse) è pari al 72%. L’Italia è
uno dei pochi Paesi a superare il 100%. Questo significa che sono più
quelli che non lavorano rispetto agli occupati (precari compresi).
Peggio di noi fanno solo Turchia e Ungheria. Un po’ meglio la Grecia.
Non è vero quindi, dati alla mano, che l’Italia è fondata sul lavoro.
Chi ha avuto responsabilità di governo negli ultimi decenni non è stato
granché in grado di realizzare lo spirito fondante della Costituzione.
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