lunedì 7 novembre 2011

L’Italia non è una repubblica fondata sul lavoro

Il rapporto tra popolazione inattiva e popolazione occupata parla chiaro. Il livello medio nei Paesi sviluppati (Ocse) è pari al 72,5%. Nello Stato dove lavorano più persone, la Svizzera, è pari al 41,4. L’Italia è uno dei pochi Paesi a superare quota 100%. Questo significa che sono più quelli che non lavorano rispetto agli occupati (precari compresi). Peggio di noi fanno solo Turchia e Ungheria. Un po’ meglio fa la Grecia. Il confronto nella nostra infografica.


«L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro»? I padri e le madri costituenti hanno posto questo principio come primo articolo della Costituzione proprio perché il lavoro diventasse la stella polare in grado di orientare le politiche di crescita e benessere per le generazioni future.
Ma è andata davvero così? Vediamolo nei fatti. Abbiamo costruito un indicatore che mette in relazione – tra chi ha superato l’età minima legale per lavorare – la popolazione occupata su quella inattiva. I risultati sono quelli riportati nell’infografica.
Il livello medio dei Paesi sviluppati (Ocse) è pari al 72%. L’Italia è uno dei pochi Paesi a superare il 100%. Questo significa che sono più quelli che non lavorano rispetto agli occupati (precari compresi). Peggio di noi fanno solo Turchia e Ungheria. Un po’ meglio la Grecia.
Non è vero quindi, dati alla mano, che l’Italia è fondata sul lavoro. Chi ha avuto responsabilità di governo negli ultimi decenni non è stato granché in grado di realizzare lo spirito fondante della Costituzione.


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