sabato 5 novembre 2011

Berlusconi lo zittisce e Tremonti sibila: “Vattene o sarà il disastro”

In conferenza stampa con Berlusconi, Giulio Tremonti evita di rispondere alla giornalista che gli chiede se crede che il governo debba fare un passo indietro. Ma, i cronisti presenti, al termine dell'incontro, hanno sentito Tremonti ribadire il suo pensiero sull'argomento: «O te ne vai o lunedì sui mercati sarà un bagno di sangue». In serata il Ministero ha smentito l'affermazione, ma i cronisti l'hanno sentita personalmente. Guarda il video e la seccata risposta di Tremonti

La conferenza stampa di oggi con Berlusconi e Tremonti (Afp)   

CANNES - «Se non te ne vai, lunedì sui mercati sarà un bagno di sangue». È questa la risposta che Giulio Tremonti non ha dato davanti alle telecamere alla domanda di una giornalista della Reuters che chiedeva se il ministro del Tesoro pensi che il governo debba fare un passo indietro. Lo riportano fonti governative italiane, che non hanno nascosto l’evidenza.
In una conferenza stampa assieme a Berlusconi (guarda il video qua sotto) durante il G20 di Cannes, prima interviene lo stesso premier che ridendo dice «sono domande con risposta già certa, sentiamola». Poi, mentre la sala stampa ride, l'inquilino di via Venti Settembre prima esita un attimo, poi replica che «dopo quello che ha detto il presidente del Consiglio non credo ci sia altro da aggiungere».
In realtà, a quanto risulta a Linkiesta, al termine del siparietto Tremonti, che era entrato nella sala 11 del Palais Des Festivals in evidente ritardo e con un viso ridanciano, parlottando con il premier gli avrebbe ribadito il suo pensiero: vattene o viene giù il mondo. Del resto, la tensione fra i due era evidente. Il primo a entrare, anch’esso in ritardo, è stato Berlusconi e solo dopo diversi minuti, interminabili per il presidente del Consiglio, è arrivato Tremonti.
In effetti, la reazione dei mercati finanziari alla conferenza stampa italiana non è stata positiva. Il principale listino azionario di Piazza Affari, il Ftse/Mib, è crollato di due punti percentuali dalle 15:00 in poi, proprio in concomitanza dei primi lanci d’agenzia sulle parole di Berlusconi. Analogo il movimento ribassista sui titoli di Stato italiani. I Btp sono apparsi subito in forte pressione. Il differenziale di rendimento fra i titoli italiani e i corrispettivi tedeschi, storico benchmark di solidità finanziaria nella zona euro, ha ritoccato i massimi, superando per qualche istante quota 460 punti base. Solo l’intervento della Banca centrale europea (Bce) tramite il Securities markets programme (Smp), intorno alle 16:00, ha raffreddato gli animi degli investitori. L’effetto è però durato poco. L’attesa è ora per lunedì. Sarà l’occasione per capire cosa ne pensano le piazze finanziarie della precaria situazione italiana.
In serata il Tesoro ha smentito che Tremonti abbia detto questa frase. In una nota un portavoce ha detto che «alcuni siti internazionali oggi riprendono una frase che il Ministro dell'economia e delle finanze, Giulio Tremonti, avrebbe rivolto al Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Si tratta un'affermazione virgolettata apparsa sulla stampa italiana il giorno precedente totalmente priva di fondamento e quindi falsa». Tuttavia il cronista de Linkiesta, assieme ad un collega di un grande giornale anglosassone, hanno sentito personalmente l'affermazione del ministro che gli è stata poi confermata da fonti governative.



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