Proprio lui, il nemico numero uno dell'assenteismo sul posto di lavoro, si è fatto licenziare dal Comune di Venezia per le "troppe assenze".
Un vero e proprio paradosso. Il provvedimento è stato annunciato da
Stefano Zecchi, capogruppo Pdl: "La decisione è stata assunta
considerando con rammarico l'assenza dalle iniziative relative al lavoro
del Consiglio comunale dell'ispiratore e animatore della lista
originaria nata per affrontare le elezioni del 2010 a sindaco di
Venezia".
La lista civica "Brunetta" con cui l'ex ministro si era candidato come
sindaco era già stata rinominata dai suoi ex-sostenitori "Impegno per
Venezia, Mestre, Isole", proprio come ritorsione contro il 'fannullone'
Renato.
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