venerdì 11 febbraio 2011

Scorie radioattive in viaggio


I cittadini dovrebbero essere informati del passaggio di materiali pericolosi nel loro territorio. Ma così non è. Un treno che trasportava TREDICI TONNELLATE di scorie radioattive è partito da Saluggia, vicino a Vercelli, dove è presente l'85% delle scorie nucleari italiane. Il treno era diretto, attraverso aree densamente popolate come la Val di Susa, in Francia, a La Hague. Le scorie, dopo essere state trattate, torneranno in Italia per finire in un luogo non conosciuto. Dopo più di trent'anni siamo ancora alle prese con le nostre scorie. E' pazzesco. Così come è pazzesco che un consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Fabrizio Biolé, sia stato tenuto in stato di fermo di notte al gelo per ore senza aver fatto nulla. E quando ne ha chiesto le ragioni si sia sentito rispondere: "Che cazzo..non sei mica un parlamentare con l’immunità". Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

"E’ inaccettabile che dei civili vengano messi in stato di fermo per più di due ore senza poter usare cellulare personale e senza spiegazione di nessun tipo. La presenza al presidio del consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle del Piemonte Fabrizio Biolé era solo legato alla volontà di cronaca e solidarietà alla popolazione che non è stata minimamente informata del passaggio del convoglio che trasportava scorie nucleari da Saluggia, cosa che riteniamo vergognosa".
"E’ risaputo che in Val di Susa la notte porta scompiglio. La scorsa notte (il 7 febbraio, ndr) il passaparola e il desiderio di partecipazione hanno fatto radunare alla stazione di Condove cittadini, avvisati dell’imminente passaggio di un treno carico di scorie radioattive provenienti da Saluggia e diretto in Francia. Tra loro c'era anche il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Fabrizio Biolè giunto sul luogo per documentare gli avvenimenti. Un bidone acceso per scaldarsi, una riunione per parlare della situazione: il tutto sotto lo stretto controllo di un imponente dispiegamento di carabinieri, guardia di finanza, polizia, digos. La radio annuncia il passaggio del convoglio per le 3.40. Le forze dell’ordine si preparano, evidentemente hanno ricevuto ordini ben precisi. Si forma il cordone antisommossa e avanza verso i civili, seguito dai blindati. Alle 4 i poliziotti avvicinano i civili e li spingono per farli arretrare. I civili lanciano pneumatici sui binari per protesta: è la scintilla per far partire la carica. I civili vengono rincorsi sia sulla strada che sulla statale: caricati e feriti. Vengono fatti sedere tutti al freddo per terra e richiesti loro i documenti e sono segnalati. Vengono perquisiti zaini e borse. Fino alle 6.00 sono obbligati a restare fermi sulla banchina fino a nuovo ordine. Il consigliere insieme a un altro covole fa riprese e foto della carica tenendosi a lato della carreggiata. Una volta stoppata la ripresa i poliziotti in borghese prendono di peso il consigliere strattonandolo per il giubbotto e portandolo verso i blindati sul lato nord del passaggio a livello. Ha chiesto ai poliziotti per quale motivo venisse fermato…il poliziotto risponde : “Che cazzo..non sei mica un parlamentare con l’immunità”. I poliziotti fanno un fermo per identificare il consigliere e altri 2 civili. Nessuno di questi oppone resistenza. Il consigliere viene posto in fermo e alla richiesta di motivazione viene spiegato dal commissario di polizia che non è stato rispettato l’ordine da lui impartito. Il consigliere chiede quale ordine , ma il poliziotto non risponde alla domanda. Li hanno trattenuti per più di 2 ore al freddo su un marciapiede non dando spiegazioni sul motivo del fermo, eventuale ora di rilascio e nome dei responsabili del fermo. Durante il fermo è stato intimato più volte al consigliere di non utilizzare il cellulare e di non muoversi dal marciapiede da parte di un carabiniere che lo vigilava al caldo dentro il suo Subaru. alle 6.15 il consigliere viene rilasciato dai carabinieri che lo riportano tra gli altri civili circondati da 6 camionette. Alla fine della nottata si contano 2 arresti e 27 denunce e un altro triste attacco alla democrazia."MoVimento 5 Stelle Regione Piemonte

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