giovedì 31 maggio 2012

Scandalo alluvione Genova: "Svaniti nel nulla 6 milioni di euro degli SMS solidali"

I proventi delle donazioni raccolte via sms in favore degli alluvionati della Liguria - soldi raccolti addirittura 7 MESI FA, a inizio Novembre - non sono ancora arrivati a destinazione! E non si sa che fine abbiano fatto di preciso: è stata presentata un'interrogazione in Regione, e ci auguriamo che sia fatta luce al più presto. Una notizia di quelle che fanno male, che farebbero perdere le staffe anche a Ghandi. Ci auguriamo caldamente che quei soldi giungano al più presto a destinazione, con tanto di umili, umilissime scuse da chi aveva la responsabilità di farli arrivare a destinazione, e dopo quasi 8 mesi non lo ha ancora fatto. Con il terremoto in Emilia Romagna di questi giorni è ripartita la raccolta di fondi via sms, e vorremmo poterla sponsorizzare senza alcun dubbio sul fatto che arrivino a destinazione. Anche se questa raccolta fondi è gestita da enti diversi, apprendere queste notizie non può che fare diventare diffidenti i cittadini dall'effettuare donazioni di qualsiasi genere.

COME E' POSSIBILE E GIUSTIFICABILE CHE A DISTANZA DI QUASI 8 MESI I SOLDI RACCOLTI PER L'ALLUVIONE NON SIANO ARRIVATI A DESTINAZIONE?!? 

Di seguito l'articolo di nuovaresistenza.org:

E’ stata depositata in Regione Liguria un’interrogazione da parte del gruppo dell’Italia dei Valori. I circa 6 milioni di euro raccolti dal “comitato un aiuto subito per le popolazioni colpite dalle alluvioni”, sembrano essere spariti nel nulla: “A oggi ci risulta che quei soldi non siano arrivati, ma circola anche la voce secondo la quale parte di quella somma sia stata dirottata dal Governo su altri capitoli di spesa”, afferma il consigliere regionale Maruska Piredda.
I soldi raccolti con gli SMS dovevano essere destinati a progetti concordati tra Regioni e Protezione civile. Proprio alla Liguria sarebbero toccati circa 3 milioni mezzo di euro: “Chiediamo alla Regione – afferma Piredda – di verificare che fine abbiano fatto quei soldi. Tra l’altro il Comune di Genova ha già evidenziato la difficoltà di finanziare la messa in sicurezza del Fereggiano, quindi parliamo di fondi sempre più necessari”. L’interrogazione dell’Italia dei valori approderà anche a Roma.

Irpinia - Terremoto 1980 - Discorso del Presidente Pertini



Discorso del Presidente Sandro Pertini nel quale denunciò il ritardo e le inadempienze dei soccorsi nel terremoto in Irpinia del 1980 ed esortò gli italiani alla solidarietà verso i poveri terremotati.
Immagini dal documentario di Rai Storia "23 novembre 1980 - Obiettivo Irpinia".
 

mercoledì 30 maggio 2012

Non si puo' morire di terremoto! Intervista a Giampaolo Giuliani



Giampaolo Giuliani è in grado di anticipare di 6-24 ore il manifestarsi di un terremoto. La sua ricerca sui precursori sismici ha salvato la vita a quanti, nel 2009 in Abruzzo e in questi giorni in Emilia Romagna, hanno dato ascolto ai suoi allarmi.
Il terremoto uccide per ignoranza. Spesso non si conosce il livello di rischio sismico della regione nella quale si vive. Più spesso non si sa come comportarsi in caso di allarme terremoto. Se il meteo ci dice che domani pioverà, terremo a portata di mano l'ombrello. Ma se non viene nemmeno annunciato il rischio di un forte terremoto, perché il Comune non ci dice come comportarci? Serve la Prevenzione Civile, non solo la Protezione Civile.
Intervista a Giampaolo Giuliani, sismologo e ricercatore dei precursori sismici:
I sedicenti esperti mi fanno infuriare
Sono particolarmente arrabbiato questa mattina, perché sento i commenti alla televisione di quelli che si dichiarano essere esperti e non li condivido. Quella zona non è a bassa sismicità. È un falso. Il fatto che per tanti anni non si siano verificati dei terremoti non significa niente. Addirittura non era segnata come fascia a rischio sismico, quando nel 1800, nel 1500, nel 1900 negli anni intorno al 1960/70 si sono verificati dei forti terremoti su quel territorio. Questo doveva quantomeno considerato come un territorio a grande rischio sismico, come è dimostrato ora, dove fare delle prevenzioni sulla popolazione. Questo non sta avvenendo, in tutta Italia, in nessun posto!È chiaro che per 30 anni non si è andati a mettere in sicurezza gli edifici a rischio, ma almeno avremmo si sarebbe dovuto farlo nei confronti della popolazione cercando di dare loro la cultura necessaria per difendersi dal terremoto. Tutte le telefonate che ho ricevuto dalla popolazione lì e mi chiedevano se potevano tornare nelle abitazioni la settimana scorsa - addirittura giornali - tutti coloro che mi hanno chiesto gli ho detto: “no perché la situazione è ancora pericolosa e continua a esserlo per i giorni che verranno”.
Dove nasce la mia rabbia? Come voi sapete gestisco una rete di rilevamento di misure che ci danno informazione preventive 6-24 ore prima sugli eventi, però la mia rete è limitata nella zona della Provincia de L’Aquila e non ci permette di poter dare un allarme preciso al di fuori del raggio di azione della rete che è di circa 150-180 chilometri. Ciò non di meno le nostre osservazioni mostrano delle forti anomalie anche a grande distanza, questo però non ci permette di poter dire quale sia il posto. Se noi avessimo un altro strumento, per esempio in quella zona, noi avremmo, con 6-24 ore, potuto dire che lì ci sarebbe stata una forte scossa. Senza voler prendere in considerazione la nostra strumentazione e la nostra ricerca sperimentale, bisogna saper leggere anche i sismometri, i sismografi!
Gli esperti - quelli che si dichiarano esperti e che in realtà non lo sono - mi fanno arrabbiare. Beppe Grillo metterebbe tanta di quell’emotività da far comprendere la gravità di cui stiamo parlando. In questo momento sono emotivamente preso perché dalla settimana scorsa c’erano segni che si sarebbe verificato un forte terremoto oggi, perché almeno a saper leggere i sismografi, l’epicentro dell’evento si è spostato da dopo il forte terremoto del 6, si è spostato tra 5 e 10 chilometri, da Finale Emilia, si è spostato su Mirandola rilasciando terremoti di grado che indicano l’incremento dell’energia e quindi la possibilità che si verifichi ancora un forte terremoto e non ne hanno tenuto conto. Se non li sanno leggere, il 4,2 che è avvenuto a Mirandola che è un epicentro diverso rispetto a quello di Finale Emilia con uno sciame superiore agli eventi strumentali perché si sono avuti più di 200 eventi maggiori dello strumentale, quello indica l’incremento di energia, l’incremento del numero di terremoti che a breve ci sarà una forte scossa. È questa l’ulteriore scossa perché un 5,8 è come un 6!
Ce l’hanno detto i sismografi ieri, l’altro ieri! Come si fa a essere oggi impreparati? Ieri a un’intervista radiofonica su Radio L’Aquila 1, che il lunedì, il martedì e il venerdì mi chiamano per avere informazione sull’andamento degli eventi sismici sul bacino aquilano, mi chiedeva quale fosse la situazione e io ieri dissi che nel bacino aquilano eravamo interessati solo da piccoli eventi strumentali che la popolazione nemmeno avverte e che per le prossime 24 ore non saremmo stati interessati da nessun evento. Mentre ho detto ieri che le nostre stazioni mostrano anomalie lontane più di 400 chilometri dal nostro territorio e che si sarebbero potuti verificare forti terremoti, non sapevamo se a nord o a sud, cioè se nella zona calabra dove sono stati rilasciati anche l’altro ieri forti terremoti, o ancora un proseguo a nord, dicendo comunque su tutto il territorio della dorsale dell’Appennino e dell’Italia, di mantenere una certa attenzione, grandissima attenzione per la possibilità che si sarebbero potuti verificare nella giornata odierna dei forti terremoti.
Stando no all’interpretazione in questo caso che danno le mie macchine che vedono delle forti anomalie che non appartengono al nostro territorio dove stiamo misurando, ma che comunque non ci permette di poter dire con certezza l’epicentro e la zona… perché avremo bisogno di all’altra macchina lì per poter correlare con quelle che abbiamo qui.
Ma certo, allora, ma questo lo dice la scienza sulla sismologia che quando c’è un’attività sismica in cui incrementa il numero di terremoti e il grado sismico che va oltre il quarto grado Richter se vogliamo, con un gran numero di eventi a seguire superiori allo strumentale, questo significa che l’energia sta incrementando e se l’energia incrementa significa che sarà rilasciato un terremoto ancora più forte. Ma questo… mi domando e dico: ma questi scienziati che cazzo di scienziati sono che oggi ancora noi non riusciamo… abbiamo ancora morti per terremoto, siamo nel 2012! Che cazzo studiano?! L’ho dato il consiglio alle persone che li hanno chiamato l’altro ieri, ieri, gli ho detto: state fuori, mettetevi in sicurezza, perché c’è ancora pericolo! Non dico che loro devono andare a studiare il Radon che è quello che studio io e che mi dà la possibilità 6-24 ore prima di un forte terremoto di sapere se avverrà o meno, ma studiate i sismografi visto che sapete utilizzare soltanto quelli!

"Le stronzate che dicono fanno morire le persone!"
La protezione civile interviene dopo il forte terremoto. Questo non si è capito bene in Italia ancora oggi, la prevenzione significa preparare intanto le persone, se muoiono le persone chi le ricostruisce le cose che cadono? Noi da 30 anni non abbiamo mai fatto prevenzione sul territorio, sugli edifici, sulle costruzioni che sono i luoghi dove gli uomini vanno a lavorare e possono morire a causa del terremoto. La cosa più grave è che non abbiamo insegnato a quegli uomini come ci si difende e come si riconoscono i terremoti forti pericolosi e l’arrivo di un terremoto, questo è ancora più grave. La cosa più grave ancora è che quei signori, quegli esperti che parlano in televisione e dicono di essere i più grandi esperti al mondo sui terremoti e dicono di essere impreparati, non è accettabile! Non ho parole, oggi altri 8 morti fino a questo momento, dopo che c’è stato, tutto quello che c’è stato fino adesso. Ma vogliamo continuare a prenderci in giro? Beppe mi aveva promesso che avrebbe fatto qualcosa, lui è una voce che le persone lo ascoltano e l’ha dimostrato nelle ultime amministrative che c’è stata un’attenzione nei suoi confronti, lui in questo momento dovrebbe mettere in risalto l’impreparazione che abbiamo in Italia in un momento come quello che stiamo vivendo a grande rischio sismico, e non è finita qui!
Nel senso che l’attività sismogenetica che stiamo registrando ormai dall’inizio dell’anno e il gran numero di terremoti che stanno avvenendo in tutta Italia, e forti, quando dico forti parlo maggiore del quarto grado. In gran numero rispetto alla media degli anni precedenti, quindi significa che c’è un incremento dell’attività sismica. C’è un incremento del rilascio dell’energia e quindi la possibilità che possano ancora verificarsi forti terremoti anche in zone non dichiaratamente a rischio sismico o quantomeno non conosciute come zone a rischio sismico.
Questo bisogna dirlo alla popolazione, questo non significa che fare terrorismo. Significa dire a tutti: “guardate che c’è un pericolo e quindi dovete sapere come ci si comporta in questi casi”. Siamo tanto bravi nelle previsioni del tempo a dire: “domani pioverà e sarà un alluvione o una pioggia leggera”. La gente mica si strappa i capelli per questo, il giorno dopo uscirà con l’ombrello. Quello che io sto dicendo è che oggi siamo in grado di poter dire alle popolazioni: guardate che domani possono verificarsi degli eventi sismici pericolosi lì dove il territorio presenta delle costruzioni a rischio.
Non so che pensare. Sono incazzato, sono incazzato perché questi grandi personaggi dicono ancora delle stronzate e le stronzate che dicono fanno morire le persone! E nessuno ci mette a riparo!

Ci sono delle gravi responsabilità, ce le trasciniamo dietro da 20 anni e queste responsabilità ci faranno fare ancora altri morti, perché devo essere io la campana stonata del coro? Grazie. " Giampaolo Giuliani

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Terremoto: quando i Tweet diventano inopportuni - foto

Alcune aziende hanno sfruttato l'hashtag #Terremoto per promuovere i loro prodotti, salvo poi cancellare i messaggi di fronte alla reazione degli utenti 

 

 

 I tweet che vedete qui sotto sono apparsi pochi minuti dopo il terremoto di questa mattina sugli account twitter delle seguenti aziende: @Prenotable, @GroupaliaIT, @brux_sport. Una mossa che ha scatenato la protesta di moltissimi utenti.

Di fronte alle tremende gaffe, le aziende sono corse ai ripari, cancellando i messaggi dai loro profili e scusandosi pubblicamente per l'accaduto. Incalcolabile, ovviamente, il danno d'immagine subito. Le scuse, infatti, non sono state sufficiente a placare l'ira degli utenti. 

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martedì 29 maggio 2012

Forte scossa di terremoto avvertita in tutto il Nord Italia Magnitudo 5.8, almeno tre le vittime e un disperso in Emilia

Trema ancora l'Emilia: epicentro a Mirandola, in provincia di Modena, crollati alcuni edifici e capannoni. Paura anche a Milano

 ROMA - Una forte scossa di terremoto è stata avvertita  in tutto il Nord Italia.  La forte scossa ha avuto una magnitudo 5.8. L'epicentro è ancora in Emilia, in provincia di Modena. Almemo tre le vittime.

Secondo quanto risulta a Roma a fonti di sicurezza che stanno seguendo il coordinamento dei soccorsi nell'area del terremoto, il sisma ha fatto almeno tre vittime: due a San Felice sul Panaro e una a Mirandola.


Sono due le persone morte sotto le macerie della ditta Meta di via Perossaro a San Felice sul Panaro.
Ci sarebbe anche un disperso e ci sono due feriti non gravi.

La nuova scossa di terremoto ha provocato crolli di edifici già danneggiati e danni a strutture che erano state risparmiate dal sisma del 20 maggio.


Nuovi crolli si sono registrati a
Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro.

La scossa è avvenuta alle ore 9 ed è stata avvertita dalla popolazione in provincia di Modena. I comuni prossimi all'epicentro sono Medolla, Mirandola e Cavezzo.
Sentita distintamente a Milano, specie nei piani alti delle abitazioni.

Avvertita anche nel veneziano con movimento ondulatorio sentito in particolare ai piani alti delle case. La scossa sembra aver avuto particolare intensità in altre zone del Veneto, come nel vicentino.


SCOSSA SUPERFICIALE, PROFONDITA' 5-10 KM 
- Secondo gli esperti della sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) la scossa "fa parte della sequenza in atto". La scossa, il cui epicentro è stato localizzato a Mirandola (Modena), è stata abbastanza superficiale, avvenuta ad una profondità compresa fra 5 e 10 chilometri.

CROLLI A MIRANDOLA, FORSE VITTIMA A S.FELICE
- Crolli di edifici e di capannoni sono segnalati a Mirandola, Medolla, San Felice sul Panaro, già pesantemente colpite dal sisma del 20 maggio, e si dice che una persona, non si sa se un anziano o un operaio, sia morto sotto le macerie di un edificio in via Perossaro a San Felice. A Mirandola è crollata la facciata del Duomo e i vigili del fuoco stanno facendo un sopralluogo nella ditta di abbigliamento Gymnasium, alla ricerca di eventuali persone. Stessa situazione alla biomedicale Gambro a Medolla.

VENETO, IN TILT CENTRALINI E CELLULARI
- I telefoni dei vigili del fuoco e una parte dei cellulari sono in tilt, a Venezia e Verona, per le tante segnalazioni di cittadini. La scossa di terremoto è stata avvertita nel veneziano esattamente alle ore 9, con movimento ondulatorio sentito in particolare ai piani alti delle case. La scossa sembra aver avuto particolare intensità in altre zone del Veneto, come nel vicentino.

SCOSSA AVVERTITA A GENOVA E NEL TIGULLIO
- E' stata avvertita anche a Genova e nel levante ligure, in particolare nel Golfo del Tigullio, la scossa di terremoto che questa mattina alle 9 ha fatto tremare tutto il Nord Italia. Nel capoluogo ligure sono molte le persone che per la paura hanno lasciato spontaneamente uffici ai piani alti e sono scese in strada. In alcune scuole gli insegnanti hanno fatto uscire i bambini in cortile per precauzione. Presi d'assalto i centralini di vigili del fuoco e polizia municipale che hanno registrato in poche decine di minuti centinaia di chiamate. Al momento non si registrano danni o feriti legati al sisma.

SCOSSA AVVERTITA AOSTA, EVACUATI UFFICI REGIONE
- La scossa di terremoto è stata avvertita ad Aosta, dove alcuni piani del palazzo regionale sono stati evacuati a scopo precauzionale. Numerose le chiamate alla centrale unica di soccorso regionale, ma al momento nessun danno é segnalato in Valle d'Aosta.

SCOSSA AVVERTITA IN TRENTINO
- E' stata avvertita anche in Trentino la scossa di terremoto registrata poco dopo le 9 in Emilia Romagna. Si è sentita in modo particolare ai piani alti degli edifici e le prime verifiche sono in corso sulla presenza di eventuali danni da parte della Protezione civile trentina. Molte sono state le chiamate al centralino della centrale 115 dei vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati. Il 115 invita quindi la popolazione a non intasare le linee di emergenza e a chiamare solo per richieste di soccorso.

SCOSSA AVVERTITA A BOLZANO
- Una scossa di terremoto è stata avvertita nettamente alle ore 9.03 a Bolzano. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco, per il momento non si segnalano danni.

SCOSSA AVVERTITA NELLE MARCHE
- E' stata avvertita anche nelle Marche, da Pesaro ad Ancona, la nuova forte scossa di terremoto registrata stamani con epicentro in Emilia Romagna. A Pesaro alcuni istituti scolastici, come il Liceo classico, sono stati evacuati temporaneamente, a scopo precauzionale. Tanta la paura fra i bambini delle materne e delle elementari, mentre alcuni dirigenti scolastici hanno chiesto ai vigili del fuoco verifiche statiche degli edifici. Al momento comunque, non si segnalano danni. Tante le chiamate ai centralini dei Vvf in tutta la provincia di Pesaro, e anche ad Ancona.

 

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lunedì 28 maggio 2012

Parma: gli amministratori a 5 stelle studiano diritto amministrativo e bilancio

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I venti consiglieri comunali hanno cominciato con le lezioni di diritto amministrativo. In cattedra una docente universitaria che lo fa a titolo gratuito. «Non siamo politici, quindi dobbiamo imparare». L’età media in consiglio comunale non supera i quarant’anni.


PARMA – I venti consiglieri comunali hanno iniziato con le lezioni di Diritto amministrativo, la prima giovedì scorso. Poi si misureranno con un’altra materia: Tecniche di bilancio. Intanto, anche i semplici attivisti – le masse – propongono corsi autogestiti sui temi che i media censurano e sulla Costituzione. Così il Movimento Cinque Stelle di Parma si prepara all’esame più importante: trasformarsi da partito di lotta a partito di governo. Il Movimento tenta, dunque, il salto di qualità per dimostrare che il sindaco Federico Pizzarotti e i suoi non sono dei parvenu solo piazza, slogan e rosari di no.
Ora che il palco di Beppe è stato smontato, queste Frattocchie 2.0 nella Stalingrado grillina possono avere un senso per i neo amministratori. Che, volenti o nolenti, visto il debutto nel vituperato Palazzo, sono dei veri e propri quadri da formare per raggiungere la Terza via. Ma la loro premessa è un’ammissione: non siamo politici, facevamo altro nella vita e quindi studiamo. Un bene o un male? Di sicuro, dalla teoria alla pratica, il passo sarà brevissimo. C’è già un bel tavolo di lavoro – “meglio: un laboratorio” – in piazza Garibaldi che li aspetta. Si chiama Comune, le sue casse perdono acqua – e soprattutto euro, seicento milioni di euro – da tutte le parti.
I consiglieri comunali prendono appunti in un appartamento di strada a Baganzola, messo a disposizione da un anonimo sostenitore di Pizzarotti. Tre lezioni a settimana. Dietro alla scrivania, una docente di Giurisprudenza dell’Università di Parma che – “a titolo gratuito”, scrivetelo – forma i neo amministratori. La prof è una sostenitrice del Movimento Cinque Stelle. Anche lei alle 17.15 di lunedì 21 maggio ha esclamato “ce l’abbiamo fatta!”.
La sua classe, d’altronde, è quanto di più variegato ci possa essere. L’età media della nuova maggioranza monocolore che siederà sugli scranni del Consiglio non supera i quarant’anni. I laureati sono cinque, e a questi tra poco si aggiungerà Marco Bosi, 25 anni, mister preferenza del gruppo con 468 voti, alle prese con una tesi sugli indicatori economici alternativi al Pil. A scuola di buona amministrazione anche padre e figlio: l’ingegnere meccanico di 56 anni Lucio De Lorenzi e il pargolo Andrea, 20 anni, 32 preferenze, consigliere-mascotte del gruppo. Nel melting pot ambientalista e decrescista non mancano il Cipputi della situazione (Luca Rizzelli, 29 anni, operaio e delegato sindacale Fiom) e i due cuori e un Meet Up (Barbara Cacciatore e Mirco Zioni, colleghi consiglieri ma anche compagni nella vita con due bimbi: tu chiamale, se vuoi, mozioni).
E mentre i quadri studiano per il sol dell’avvenire, anche il Movimento si organizza. L’idea del popolo a Cinque stelle è quella di dare vita a seminari autogestiti sui temi che i media censurano (ambiente, edilizia, economia e mobilità). Un modo per informarsi in maniera alternativa, ma anche un corso di difesa personale dai giornalisti. Le iene dattilografe viste più che mai da queste parti come il megafono di quei poteri forti che hanno contribuito ad affondare la città. “Senza che nessuno, o quasi, scrivesse una riga”. Anche questo è il passato a Parma. La città dove la scena ha rubato il posto al retroscena.

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