"Caro Beppe, sono appena tornato dalla luna di miele in Egitto e ... durante il viaggio in autobus da Assuan ad Abu-Simbel attraverso il deserto non ho fatto altro che pensare a quanta energia pulita si sarebbe potuta produrre con tali condizioni: spazi illimitati, fortissimo irraggiamento solare, totale assenza di nubi. Ho pensato al fatto che fosse molto improbabile che nessuno avesse fatto le mie stesse considerazioni. Al ritorno ho scoperto che esiste Desertec, una fondazione internazionale che promuove lo sfruttamento dell'energia solare dei deserti. Questo è il futuro! C'è un progetto immane che coinvolge Europa Nordafrica per la produzione e distribuzione dell'energia. Tutto ruota attorno al dato che basta recuperare l'energia del 3% della superficie dei deserti del mondo per il fabbisogno mondiale. La Germania si è buttata a capofitto nell'impresa che prevede un'investimento di 400 miliardi di euro. Noi investiamo su infrastrutture inutili (tipo ponti improbabili) e centrali nucleari. Bisogna diffondere assolutamente la conoscenza di questo progetto e sostenerlo, anche economicamente se possibile. Io ci metterei tutti i miei risparmi anche adesso, ma non saprei come fare. Enelgreenpower è appena entrata nel progetto, ma non credo nel sistema delle borse e non comprerei sue azioni neanche sotto tortura." Raffaele G.
Link a Desertec Foundation
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